D. 1.Come giudichi la gara di domenica e cosa temi maggiormente del Besenello?
R. Il Besenello è una bella squadra, che a mio modesto parere è cresciuta molto nel corso del campionato. Ha un gioco differente dal nostro e per questo prevedo una sfida combattuta. La partita di domenica penso sarà equilibrata. Siamo due squadre alla pari, pur sapendo che l’esperienza non è sicuramente dalla nostra parte; infatti la loro maturità di gioco è l’aspetto che più temo. Tutto sommato noi siamo giovani e spesso non riusciamo a mantenere la mentalità giusta e il gioco corretto per tutta la durata della partita, ma credo che questo lo si impari giocando partite su partite e soprattutto osservando e prendendo nota da chi ha più anni di gioco alle spalle.
2.D. Quali sono stati secondo te i vostri punti di forza quest' anno?
R. Sicuramente il nostro più grande punto di forza è la compattezza che abbiamo come squadra, siamo tutte unite e ci aiutiamo a vicenda. La grinta e l’orgoglio sono sicuramente due cose che non ci mancano e grazie a queste caratteristiche spesso siamo riuscite a recuperare molte partite.
3. D. Tu giochi in Piemonte, come ti sembra in generale il livello del tamburello piemontese rispetto a quello trentino
R. Il Besenello è una bella squadra, che a mio modesto parere è cresciuta molto nel corso del campionato. Ha un gioco differente dal nostro e per questo prevedo una sfida combattuta. La partita di domenica penso sarà equilibrata. Siamo due squadre alla pari, pur sapendo che l’esperienza non è sicuramente dalla nostra parte; infatti la loro maturità di gioco è l’aspetto che più temo. Tutto sommato noi siamo giovani e spesso non riusciamo a mantenere la mentalità giusta e il gioco corretto per tutta la durata della partita, ma credo che questo lo si impari giocando partite su partite e soprattutto osservando e prendendo nota da chi ha più anni di gioco alle spalle.
2.D. Quali sono stati secondo te i vostri punti di forza quest' anno?
R. Sicuramente il nostro più grande punto di forza è la compattezza che abbiamo come squadra, siamo tutte unite e ci aiutiamo a vicenda. La grinta e l’orgoglio sono sicuramente due cose che non ci mancano e grazie a queste caratteristiche spesso siamo riuscite a recuperare molte partite.
3. D. Tu giochi in Piemonte, come ti sembra in generale il livello del tamburello piemontese rispetto a quello trentino
R, Il livello del tamburello piemontese è superiore a quello trentino, e i risultati lo dimostrano anche a livello giovanile. Il Trentino si fa notare per i singoli giocatori, a differenza del Piemonte che punta molto di più sull’intera squadra. Purtroppo penso che siano poche le società trentine che seguono il settore giovanile come dovrebbe esser fatto. Molte lasciano i ragazzi senza insegnamento vero perciò i risultati, salvo alcune bellissime eccezioni, sono relativi. Nessuno nasce campione!
4.D. il tamburello trentino negli ultimi anni sta ottenendo dei risultati positivi. Il Mezzolombardo a livello maschile da anni è protagonista di campionati positivi, il Sabbionara quest' anno ha fatto un campionato splendido pur mancando nella gara decisiva dell' anno, secondo te cosa manca al tamburello trentino per iniziare a vincere?
R. Non è sicuramente una domanda a cui è semplice rispondere, ma penso che al tamburello trentino non manchino molti aspetti per ritornare protagonista e vincere qualcosa di importante. A differenza delle altre regioni noi abbiamo poche società e questo comporta poco gioco e poca competizione perciò meno possibilità di crescere. Gli atleti forti ci sono anche in Trentino, anzi tra i tamburellisti più forti si annoverano molti trentini, e Manuel Beltrami è l’esempio più vero! Fino a pochi anni fa la nostra provincia era in cima al settore giovanile, poi le piemontesi hanno investito di più e meglio ed ora raccolgono i frutti. Purtroppo da noi il tamburello è considerato uno sport minore, ha poco spazio, e molti nemmeno sanno cos’è, al contrario del Piemonte dove la maggior parte della regione vive di questo stupendo sport. Il Mezzolombardo è da anni protagonista con campionati positivi ma ha la sfortuna di aver trovato sulla strada del titolo nazionale il Callianetto che, secondo me, ora è imbattibile. E’ forte in tutti i ruoli, è completa.
Il Sabbionara quest’anno era a un passo dal sogno. Dopo un campionato perfetto, perdere l’unica partita non vuol dire non essere all’altezza di vincere il tricolore, perché secondo me c’è stata parecchia sfortuna nel momento in cui questa non doveva proprio esserci. Le giornate storte possono capitare e per questo i play off non rispecchiano la reale potenzialità della squadra, come è successo nel 2008 al Mezzolombardo arrivato primo in campionato è analogamente accaduto quest’anno al Sabbionara e non è giusto per chi è stato perfetto per tutto il campionato. Questa cosa può capitare anche a noi domenica, perdendo l’unica partita del campionato, fondamentale per il titolo.
Mi auguro che con il tempo il tamburello trentino torni ai livelli che merita puntando, come precedentemente ho affermato sui giovani. Abbiamo strutture belle e all’avanguardia, molto illuminate per farci giocare la notte, orario che attirerebbe più pubblico. Possiamo ripartire per cercare di iniziare un nuovo ciclo!
Un in bocca al lupo a tutti quelli che si giocano la stagione in questi ultimi mesi!!
4.D. il tamburello trentino negli ultimi anni sta ottenendo dei risultati positivi. Il Mezzolombardo a livello maschile da anni è protagonista di campionati positivi, il Sabbionara quest' anno ha fatto un campionato splendido pur mancando nella gara decisiva dell' anno, secondo te cosa manca al tamburello trentino per iniziare a vincere?
R. Non è sicuramente una domanda a cui è semplice rispondere, ma penso che al tamburello trentino non manchino molti aspetti per ritornare protagonista e vincere qualcosa di importante. A differenza delle altre regioni noi abbiamo poche società e questo comporta poco gioco e poca competizione perciò meno possibilità di crescere. Gli atleti forti ci sono anche in Trentino, anzi tra i tamburellisti più forti si annoverano molti trentini, e Manuel Beltrami è l’esempio più vero! Fino a pochi anni fa la nostra provincia era in cima al settore giovanile, poi le piemontesi hanno investito di più e meglio ed ora raccolgono i frutti. Purtroppo da noi il tamburello è considerato uno sport minore, ha poco spazio, e molti nemmeno sanno cos’è, al contrario del Piemonte dove la maggior parte della regione vive di questo stupendo sport. Il Mezzolombardo è da anni protagonista con campionati positivi ma ha la sfortuna di aver trovato sulla strada del titolo nazionale il Callianetto che, secondo me, ora è imbattibile. E’ forte in tutti i ruoli, è completa.
Il Sabbionara quest’anno era a un passo dal sogno. Dopo un campionato perfetto, perdere l’unica partita non vuol dire non essere all’altezza di vincere il tricolore, perché secondo me c’è stata parecchia sfortuna nel momento in cui questa non doveva proprio esserci. Le giornate storte possono capitare e per questo i play off non rispecchiano la reale potenzialità della squadra, come è successo nel 2008 al Mezzolombardo arrivato primo in campionato è analogamente accaduto quest’anno al Sabbionara e non è giusto per chi è stato perfetto per tutto il campionato. Questa cosa può capitare anche a noi domenica, perdendo l’unica partita del campionato, fondamentale per il titolo.
Mi auguro che con il tempo il tamburello trentino torni ai livelli che merita puntando, come precedentemente ho affermato sui giovani. Abbiamo strutture belle e all’avanguardia, molto illuminate per farci giocare la notte, orario che attirerebbe più pubblico. Possiamo ripartire per cercare di iniziare un nuovo ciclo!
Un in bocca al lupo a tutti quelli che si giocano la stagione in questi ultimi mesi!!
Franco Longo
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